sabato 16 maggio 2009

Fare un coro

Cosa serve per fare un coro? E’ una domanda che pongo spesso ai bambini quando lavoriamo nei laboratori, ma la si può girare tranquillamente a chi è interessato a cantare in un coro ma non si è mai preoccupato di porsi il problema, tanto potrebbero sembrare scontate le risposte. E difatti le risposte sono sempre tante e molte di esse possono apparire veramente scontate, ma a ragionare bene su questo aggregarsi per cantare assieme possono saltare fuori cose alle quali spesso non si pensa.

Una canzone didattica del M° Mario Lanaro che io uso spesso con i bambini recita così:




Fare un bel coro presto si fa.
“Basta la voce!” qualcuno dirà.
No, non è vero, non basta cantar,
serve passione, su, forza, attacchiam.
Prendo il respiro con attenzion,
muovo la bocca senza tension.
Ora c’è il forte, poi subito il piano,
or staccatissimo, guardo la man.
Posso ben dire senza timor:
son diventato un buon cantor.


Invito a riflettere sul fatto che cantare può essere sì una cosa molto naturale, che più o meno tutti possono fare senza particolare sforzo: i piccoli in questo sono bravissimi, con il semplice ascolto e l’imitazione riescono a imparare immediatamente. Così come breve è la strada tra il muovere i primi passi e il lanciarsi nella prima corsa della propria vita. Tutto quello che abbiamo appreso – si può dire – inconsciamente, osservando, ascoltando, magari per semplice inculturazione dal momento che viviamo immersi nella cultura del nostro Paese, della nostra regione, città, quartiere, famiglia… può essere sempre affinato, migliorato, si può sempre fare un passo in avanti. A volte basta poco, basta metterci un po’ di attenzione, meditare su cose che spesso facciamo passare per scontate.

La meccanica della voce, seppur perfetta, non serve a niente se non c’è un cervello che la fa funzionare nel modo giusto. E seppure tutto funziona nel modo più corretto, se la tecnica è eccelsa ma non c’è passione, allora ne risulta un mero esercizio.

Ecco: ritengo che fare musica (come anche dedicarsi a uno sport) sia un misto di meccanica (muscoli), tecnica (esercizio dei muscoli), cervello (uso efficace ed efficiente della propria macchina) e ovviamente una buona dose di sentimento e passione.

Beh! La domanda resta ancora aperta: cosa serve per fare un coro? Le risposte sono infinite: serve ovviamente la voce, i bimbi mi rispondono giustamente che serve anche qualcosa da cantare, serve un gruppo i cui membri vogliano fare la stessa cosa, gli strumenti (quelli non sempre!!), passione, attenzione, l’essere intonati, il ritmo, la melodia.


Se poi incominciassimo a meditare anche sull’espressività della musica e soprattutto della voce umana ci perderemmo: con la voce possiamo esprimere le più varie sfumature del sentimento e posso assicurare che la tecnica non è che uno strumento al servizio della nostra passione, un mezzo che noi esercitiamo e sfruttiamo ma col fine di trasmettere agli altri la nostra emozione che alcuni esprimono con un segno grafico e con i colori, con la pietra, con l’argilla, altri progettando palazzi e monumenti, altri ballando. Nel nostro caso abbiamo deciso di esprimerlo in musica.